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di Dino Simonett
(Svizzera, 1993)
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Ma chi ha detto che del paesaggio svizzero si possono solo fare cartoline variopinte? Questo Simonett, che sembra raccogliere l'eredità del Daniel Schmid che filmava le cime innevate di LA PALOMA (e c'è molto della fine di VIOLANTA, in questa RUSNA), sembra far esplodere l'iconografia alpina nazionale. Tra suoni amplificati di corvi e ranocchi, vertigini di ghiacci abissali, uccelli che trasportano i messaggi degli innamorati, rose che fioriscono nell'acqua, cattivi irrigiditi come statue fino a quando la lumaca non deciderà di andarsene...: leggende, radicate nella terra che le cinepresa esplora nelle viscere, rese ancora più arcane dal mistero della cadenza romancia. C'è la sensualità di HOHENFEUER, la magia di HEUTE NACHT ODER NIE: l'arte di spedire nel fantastico, nel magico, nel mistero le azioni, gli oggetti, i suoni più quotidiani. Certo, c'è qualche caduta dovuta ad una costruzione che flirta continuamente con quanto d'ingenuo, di fanciullo c'è in noi. Un finale (il sindaco " cattivo " - quello che erutta fumi e grugniti al posto di parole - che sghignazza sullo sfondo delle montagne) meno inventivo: ma come non perdonare il grigionese allievo di Ioselliani, non fosse che per vedere come se la caverà con il suo prossimo film?
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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SIMONETT DINO 
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